lunedì 21 marzo 2011

Dolls di Takeshi Kitano



Vorrei segnalare un bellissimo articolo di Viola di Grado, pubblicato sulla rivista letteraria Nazione Indiana.
Il film viene analizzato come vero e proprio manifesto dell'estetica giapponese, con riferimenti che vanno dal  tradizionale teatro delle marionette (bunraku) ad aspetti religiosi (buddhismo, sciamanesimo) e filosofici, come l' accezione positiva di vuoto nella cultura giapponese e il concetto di mono no aware (letteralmente "il sentimento delle cose", un'espressione molto vicina a "lacrimae rerum": la malinconia che ci pervade quando prendiamo consapevolezza della precarietà di tutte le cose, che allo stesso tempo però ne accentua bellezza e valore). 

Un bel distillato di cultura giapponese, nella speranza che questo popolo possa riprendersi presto e nel migliore dei modi dall'immane catastrofe che l'ha colpito.

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